
Quali sono i pensieri automatici legati all’obesità?
Secondo il modello cognitivo Non è la situazione di per sé a determinare ciò che le persone sentono ma il modo in cui interpretano tale situazione.
Sono i pensieri della persona, la sua percezione degli eventi che influenzano le emozioni ed il comportamento.
Dove nasce il problema?
Spesso le interpretazioni che facciamo degli eventi non corrispondono a quelle che facciamo al livello razionale.
Prima ancora di dare un giudizio positivo o negativo che sia, scattano i pensieri automatici che sfuggono alla nostra consapevolezza poiché non sappiamo riconoscerli.
Sono loro la vera causa delle emozioni negative e dei comportamenti disfunzionali che proviamo e/o agiamo in risposta ad alcuni eventi.
Esempi di pensieri automatici
Esempi di idee irrazionali
- Io devo avere sempre l’approvazione e l’amore di tutte le persone che considero importanti o significative.
- Io devo dimostrarmi sempre competente e adeguato in tutto quello che faccio.
- Mi considero debole ed inadeguato, quindi ho bisogno di dipendere dagli altri.
- Io non devo sentire ansia, depressione, colpa, vergogna, rabbia, e se invece mi succede, allora sono una persona debole e da condannare.
- Se gli altri mi trattano male devo essere severamente puniti . Devo fare in modo tale che mi prima o poi la scontino
- La mia infelicità dipende dagli altri e io devo continuare a restare ansioso e depresso se gli altri non cambiano.
- I miei genitori avrebbero dovuto trattarmi diversamente da bambino ed ora i miei guai dipendono dal mio passato.
- Le cose devono andare come voglio io perché ho assoluto bisogno di avere quello che desidero e se non lo ottengo allora la mia vita è orribile.
- Se mi capita qualche cosa di spiacevole o dannoso, io non posso fare assolutamente nulla per migliorare la situazione, quindi devo soffrirne per sempre e allora la mia vita non è più degna di essere vissuta.
- Io devo trovare soluzioni perfette ai miei problemi e a quelli degli altri, altrimenti succederanno catastrofi e orrori
Da queste principali convinzioni irrazionali possono scaturire altre categorie di pensieri irrazionali. Esse sono:
Pensiero catastrofico: consiste nell’esagerare l’aspetto terribile di certi eventi. Esempio: “E’ orribile essere criticati”.
Intolleranza: si tratta di pensieri che denotano una bassa tolleranza alla frustrazione. Consistono nel ritenere che certi eventi obiettivamente spiacevoli non possono essere sopportati, ad esempio:
“ Non posso tollerare di essere preso in giro”. “Non posso tollerare di fare quello che non mi piace”.
Svalutazione globale di sé o degli altri: consiste nel ritenere che poiché non si è riusciti bene in qualcosa, allora si è un fallimento totale.
Oppure la svalutazione globale può essere rivolta agli altri, ritenendo che poiché uno o più aspetti del comportamento di una persona sono negativi, allora l’intera persona è negativa.
Esempi di entrambi i tipi di svalutazione globale potrebbero essere:
“Siccome ho agito in modo insensato sono stupido ed incompetente”.
Indispensabilità, bisogni assoluti:
è un modo di pensare che ci porta erroneamente a considerare indispensabile ciò che è desiderabile, auspicabile, utile, ma di cui possiamo fare a meno, pur con qualche inconveniente.
Con questa forma di pensiero trasformiamo certi eventi, certe persone o certi oggetti in un “sine qua non” per la nostra felicità.
È come se dicessimo “posso essere felice solo se avrò questo”, ma così facendo ci costruiamo la nostra stessa infelicità.
Il modello ABC nei pensieri automatici
Il modello ABC
Quando mettiamo in atto pensieri automatici possiamo fermarci e pensare….seguendo il modello ABC.
A sta per Activating event (evento attivante), vale a dire azioni o attività che si possono identificare fornendo delle risposte alle seguenti domande:
Dove mi trovavo?
Con chi mi trovavo?
Che cosa stavo facendo?
Cosa è accaduto?
B sta per Belief System (sistema di convinzioni) vale a dire pensieri, idee che formano la base cognitiva dell’individuo. Si possono individuare fornendo delle risposte alle seguenti domande:
Cosa stai pensando di te?
Che cosa mi fa capire di me stesso?
Che cosa significa riguardo a me, alla mia vita e al mio futuro?
Che cosa temo possa accadere?
Se è vero qual è la cosa peggiore che potrebbe accadermi?
Che cosa gli altri possono pensare di me?
Quali immagini o ricordi mi fa venire in mente questa situazione?
C sta per Consequences (conseguenze) di natura emotiva e comportamentale. Si possono individuare rispondendo alle seguenti affermazioni:
Descrivi il tuo stato d’animo ( nervosismo, panico, paura, tristezza, rabbia, ansia).
Valuta da 0 a 100 il tuo stato d’animo
Descrivi il tuo comportamento.
Il modo in cui si possono capire e confutare i pensieri irrazionali presenti in B che originano stati emotivi esagerati e di conseguenza comportamenti disfunzionali è dando risposta alle seguenti domande:
Questo pensiero corrisponde alla realtà dei fatti? Ho vissuto un’esperienza che dimostri che questo pensiero non è sempre completamente vero?
Serve a farmi sentire come vorrei essere?
Serve a farmi raggiungere i miei scopi presenti e futuri?
Mi aiuta a difendermi da qualcosa?
Un esercizio da fare da soli :
A ) cosa è successo? (individuare una situazione problematica in cui ci capita di mettere in atto pensieri automatici)
- B) cosa hai pensato?
- C) come mi sono sentito?
- D) metti in discussione il punto B
E)Posso trasformare i miei pensieri? Come mi sento?