
Cos’è L’ansia e com’è possibile affrontarla?
Ansia, come affrontarla?
Ansia e paura sono emozioni che hanno sempre accompagnato l’uomo nella sua evoluzione.
La parola “ansia” deriva dal termine latino “anxius” che significa affannoso, inquieto e la radice di questo termine è quella del verbo latino “angere” che vuol dire stringere, soffocare.
L’ansia, infatti, si caratterizza come una condizione di tensione che si manifesta con timore, apprensione, attesa inquieta e, spesso con una serie di correlati fisiologici come tremori, sudorazione, palpitazioni, senso di affaticamento, difficoltà a respirare normalmente.
I sintomi caratteristici sono quelli degli stati d’allarme, contraddistinti da una condizione psichica di generale attesa apprensiva, e da numerosi segni e sintomi fisici di attivazione vegetativa (hyperarousal): si può presentare emicrania, palpitazioni, vertigini e insonnia, difficoltà a concentrarsi, tensione muscolare, irrequietezza. Oltre a questi sintomi, prettamente “fisici” se ne possono accompagnare di cognitivi quali ad esempio: sensazione di testa vuota, derealizzazione e depersonalizzazione.
Possono esservi associati disturbi del sonno, come interruzioni o risvegli precoci; a volte i soggetti affetti si svegliano a metà della notte e rimangono in uno stato di tensione, riuscendo con difficoltà a riprendere il sonno.
Ma come è possibile affrontare questo problema?
Quando si è vittime di questa condizione, la prima cosa che viene in modo spontaneo in mente è quella di cercare di rilassarsi, calmarsi. Ma questo è davvero il modo migliore per affrontare il problema? A quanto pare, no. Secondo un nuovo studio infatti, anziché rilassarsi, l’eccitarsi può far ottenere migliori risultati.
Pubblicato sul Journal of Experimental Psychology: General a cura dell’American Psychological Association, lo studio è stato condotto dai ricercatori della Harvard Business School, i quali hanno coinvolto in un primo esperimento 140 soggetti ambosessi (63 uomini e 77 donne) a cui è stato detto di preparare un discorso pubblico convincente sul perché sarebbero dei buoni partner lavorativi. Per aumentare l’ansia, è stato detto loro che i discorsi sarebbero stati videoregistrati e poi giudicati da un comitato. Per dar corpo a quanto supposto dai ricercatori, prima di consegnare il discorso, i partecipanti sono stati istruiti a ripetersi frasi del tipo “Io sono entusiasta” o, per contrapposizione, “Io sono tranquillo”. I risultati hanno mostrato che i soggetti che si sono detti entusiasti hanno condotto discorsi più lunghi e sono stati più convincenti, competenti e anche rilassati rispetto a quelli che hanno dichiarato di essere calmi.
«Il modo in cui parliamo dei nostri sentimenti ha una forte influenza su come ci sentiamo realmente», ha dichiarato Brooks commentando i risultati.
Da questo esperimento possiamo dedurre che l’ansia è incredibilmente pervasiva. Le persone hanno una radicata idea che cercare di calmarsi è il modo migliore per affrontare la propria ansia, ma che può essere molto difficile e inefficace .Quando le persone si sentono ansiose e cercano di calmarsi, pensano a tutte le cose che potrebbero andare male. Quando sono eccitati, invece,stanno pensando a come le cose potrebbero andare bene.