Disturbi del comportamento alimentare: Binge eating disorder


Binge eating disorder

Il significato della parola binge è cambiato nel corso nel corso degli anni. È diventato di uso comune nella metà del diciottesimo secolo quando indicava un eccesso di bere da cui derivava la perdita di controllo. Oggi il termine si usa anche per definire un’abbuffata relativa ad un peccato di gola incontrollato e spesso eccessivo.

Tale peccato è un fenomeno comune riferito sia alle donne che agli uomini. Per alcuni è un’infrazione occasionale, per altri invece è un vero e proprio problema che ha un profondo impatto sugli aspetti della propria vita. Ponendo l’attenzione sull’esperienza soggettiva dei binge eater è emerso che pur non esistendo resoconti identici, gli episodi che le persone percepiscono come abbuffate hanno due elementi in comune: la quantità di cibo assunta è percepita eccessiva e compare la percezione di perdita di controllo in quel momento specifico.

Durante un’abbuffate le persone raccontano di mangiare molto in fretta, si infilano il cibo in bocca in modo meccanico, masticandolo a malapena. Bevono per favorire la discesa del cibo. I binge eater raccontano che durante questi episodi camminano avanti e indietro o vagano senza meta mostrando un’aria di disperazione. Sentono di essere fuori controllo, descrivendo un comportamento quasi automatico. In particolare la sensazione descritta è caratterizzata da alcuni istanti iniziali che sembrano piacevoli. Il gusto e la consistenza del cibo possono risultare intensamente piacevoli. Ma tale sensazione di piacere sembra durare molto poco. Velocemente compare il disgusto che aumenta con la  quantità di cibo che si è assume. Alcune persone provano repulsione per ciò che stanno facendo, ma nonostante ciò continuano a mangiare.
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