Come smettere di fumare?

In Italia gli psicologi hanno approntato diverse metodiche per il trattamento del tabagismo. Tra le più note: la terapia individuale, i gruppi della L.I.L.T. (Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori) , il Piano dei Cinque Giorni, proposto in Italia dalla Lega Vita e Salute , il Gruppo di Fumatori in Trattamento . La scelta del setting, innanzitutto se individuale o di gruppo, implica sempre delle differenze nel metodo e nei tempi ma, al di là delle diverse sfumature, è nostro interesse individuare i punti in comune tra i vari approcci per individuare alcuni dei fondamenti del processo terapeutico antitabagismo.

Il primo punto meritevole di considerazione è il “Contratto Terapeutico”, ritenuto di fondamentale importanza in tutti gli orientamenti teorici adottati dal clinico .

Infatti, è essenziale definire in modo chiaro la modalità di relazione tra chi cura e chi è curato, qualunque sia la figura che opera la disassuefazione (psicologo, medico, operatore) ed a prescindere dalla tipologia di trattamento (individuale, gruppo, breve o prolungato). Si tratta di un mutuo riconoscimento di competenze e di responsabilità nel raggiungimento di un obiettivo condiviso: smettere di fumare. Quest’ultimo prevede una partecipazione attiva di entrambe le parti: Terapeuta e Paziente . L’esplicitazione della domanda, il riconoscimento della condizione di dipendenza e l’assunzione dell’impegno a smettere di fumare consentono l’avvio del processo di cura e vanno, inoltre, periodicamente rinnovati. Ciò passa per un’analisi della motivazione a smettere e per l’individuazione dello stadio del cambiamento  in cui si trova l’utente.

Tale modello consente, in linea teorica, di poter proporre interventi a ciascun fumatore, a prescindere dal suo grado di dipendenza e dall’intensità della sua volontà di smettere di fumare. Infatti, se egli si trova nella fase “pre-contemplazione”

e quindi non ancora intenzionato a smettere di fumare, è utile un intervento motivazionale strutturato secondo il Modello delle 5 R : incoraggiare il fumatore ad individuare le ragioni per lui rilevanti per smettere di fumare (Rilevanza); fargli individuare le conseguenze negative del fumo (Rischi); far emergere i vantaggi della cessazione dal fumo (Ricompense); aiutarlo ad individuare cambiamenti di comportamento e possibili strategie per superare gli ostacoli al cambiamento (Resistenze); ad ogni visita ripetere l’intervento motivazionale (Ripetizione). Durante tutto il percorso è importante aiutare il fumatore a stimolarlo a decidere il momento dell’abbandono del fumo, stabilendo insieme obiettivi specifici, raggiungibili e soprattutto graduati nel tempo. Così da poter monitorare lo stadio di cambiamento a cui arriva il fumatore e anche la personalizzazione del percorso terapeutico più indicato.

Altro punto fondamentale è l’attivazione delle capacità auto osservative dell’utente. Il Diario del fumatore segna in alcuni modelli di intervento l’inizio del trattamento vero e proprio . Esso costituisce un importante strumento grazie al quale si può prendere consapevolezza delle proprie abitudini e delle proprie criticità: i momenti, gli stati emotivi, i rituali, le compagnie ed i luoghi che inducono più spesso il desiderio di fumare. Diventa fondamentale ricercare quei fattori che il fumatore conosce spesso solo ad un livello superficiale al fine di promuovere l’adozione di un nuovo stile di vita: le pressioni sociali, il significato che il fumare assume, i vantaggi che comporta e che si perderanno una volta smesso, la relativa elaborazione del lutto, ma anche i rischi e le paure legate allo smettere, gli ostacoli interni ed esterni che minano l’efficacia della terapia. È necessario tener presente questi punti anche dopo le prime settimane di astinenza, quando il mantenimento diventa il fulcro del trattamento e l’esperto cerca, insieme all’utente, le migliore strategie per la gestione delle crisi.

Conoscere più precisamente gli aspetti medici del fumo, i suoi effetti sull’organismo, i meccanismi della dipendenza o il ruolo dei farmaci, aumenta l’expertise del paziente tabagista ed aiuta ad incrementare i livelli di motivazione. Perciò sessioni informative di questo genere possono rivelarsi utili ai fini del trattamento, come d’altra parte, la distribuzione di materiale informativo che l’utente può consultare anche nei momenti di crisi. Si sottolinea, inoltre, l’importanza dei premi e rinforzi positivi che la persona impegnata a smettere di fumare può concedersi ogni volta che riesce a superare con successo una tappa del trattamento e l’implementazione delle risorse relazionali che possono sostenerlo lungo questo percorso. Anche la presenza di un operatore, che accompagni il paziente lungo tutto il percorso, sostenendolo e orientandolo anche e soprattutto nei momenti di crisi, va considerato un rinforzo positivo in grado di potenziare le proprie risorse.

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